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Come leggere davvero le etichette alimentari: la guida smart per la spesa consapevole

Quello che (non) ti dicono i packaging

Ti sarà capitato: entri al supermercato per comprare “qualcosa di sano” e vieni travolto da frasi accattivanti come “senza zuccheri aggiunti”, “naturale”, “light”, “integrale”. Ma quanto c’è di vero? E quanto è solo marketing?

Oggi il packaging è pensato per vendere, non per informare. E spesso ciò che appare salutare… non lo è affatto. L’unico strumento veramente utile per capire cosa stai comprando è l’etichetta alimentare.

In questa guida ti insegno a leggerla in modo semplice ma efficace, così potrai fare una spesa consapevole, davvero sana e adatta alle tue esigenze. Perché un consumatore informato è un consumatore libero.

1. Dove guardare per primi: la lista ingredienti

Molti iniziano a leggere l’etichetta dalle calorie o dai grassi. In realtà, la parte più importante è la lista degli ingredienti.

Cosa sapere:

  • Gli ingredienti sono in ordine decrescente di peso. Il primo è quello presente in maggiore quantità.

  • Meno ingredienti = alimento più semplice (e sano).

  • Attenzione a nomi complicati, additivi, sigle (E-xyz): più ce ne sono, più il cibo è trasformato.

Cosa evitare:

  • Zuccheri mascherati: saccarosio, sciroppo di glucosio, maltodestrina, fruttosio

  • Oli raffinati: olio di palma, di colza, di soia non specificati come “spremuti a freddo”

  • Conservanti, coloranti e aromi artificiali

Un esempio? Un muesli “light” che al primo posto ha “sciroppo di glucosio” non è per nulla light.

2. La tabella nutrizionale: come leggerla davvero

Questa parte ti dà informazioni su valori energetici, grassi, zuccheri, fibre, proteine e sale, riferiti a 100g o a una porzione.

Cosa controllare:

  • Zuccheri semplici: non più di 5g ogni 100g (oltre è già dolce!)

  • Grassi saturi: non più di 2–3g ogni 100g

  • Sale: massimo 0.5g per 100g per i prodotti salati

  • Fibre: più di 3g ogni 100g = buono

Attenzione alla porzione:

Spesso la porzione indicata è irrealistica (es. 20g di cereali) per far sembrare bassi i valori. Fai sempre riferimento ai valori per 100g.

3. Le etichette “ingannevoli” più comuni

Il marketing alimentare usa frasi suggestive per attirare, ma spesso fuorviano. Ecco le più comuni:

Etichetta Cosa significa davvero
“Senza zuccheri aggiunti” Può contenere zuccheri naturali (succo concentrato, frutta secca)
“Integrale” Spesso solo parzialmente integrale, controlla che il primo ingrediente sia “farina integrale”
“Naturale” Non ha valore legale; può contenere additivi
“Light” Ridotto in grassi o zuccheri, ma può essere più ricco in altri
“Fonte di fibre” Basta 3g per 100g per usare la dicitura, ma non sempre è indicativo di salute

Consiglio smart:

Non farti ingannare dal colore verde, dalla grafica “eco” o da parole come “benessere” e “forma”. Vai sempre a leggere gli ingredienti veri.

4. Focus su alcuni alimenti chiave

Yogurt e dessert vegetali

  • Attenzione agli zuccheri nascosti.

  • Preferisci versioni naturali senza aromi e dolcifica tu con frutta o miele.

  • Evita le versioni alla frutta industriali: spesso sono solo zuccherate e colorate.

Pane e prodotti da forno

  • Cerca “farina integrale” al primo posto.

  • Diffida dal “con farina integrale” se poi è solo il 10%.

  • Attenzione a grassi aggiunti, zuccheri e miglioratori (E471, E472…).

Cereali per la colazione

  • Molti sono carichi di zucchero, anche se sembrano “fit”.

  • Scegli fiocchi d’avena o muesli semplici, meglio se biologici.

5. Le etichette bio: cosa significano davvero

Il marchio bio europeo (foglia verde a stelle bianche) garantisce che:

  • L’alimento è stato prodotto senza pesticidi di sintesi

  • Non contiene OGM

  • Non è stato irradiato né trattato chimicamente

  • Gli animali (se presenti) sono stati allevati in condizioni più etiche

Attenzione:

  • Un prodotto bio può essere poco sano se ultra-processato

  • Anche un biscotto bio può contenere molto zucchero

  • Il bio va letto insieme al tipo di alimento

6. Trucchi per fare la spesa consapevole e veloce

  • Leggi prima l’etichetta che il prezzo

  • Controlla l’ordine degli ingredienti: è più importante delle diciture

  • Fai una lista base di prodotti “ok” e ruotali

  • Evita di fare la spesa affamato: è scientificamente dimostrato che si compra peggio

  • Scegli prodotti semplici e cucinali tu (anche con poco tempo)

7. App e risorse utili per imparare a leggere le etichette

  • Yuka: scansiona i codici a barre e ti dice il profilo nutrizionale e gli additivi

  • Open Food Facts: database libero con info dettagliate

  • Edo App: valuta la qualità nutrizionale dei prodotti

  • Etichette trasparenti: un progetto educativo gratuito da consultare online

Leggere le etichette ti cambia la vita (e la salute)

Saper leggere un’etichetta ti rende libero di scegliere, consapevole, e meno influenzato dalla pubblicità. Non serve diventare ossessivi, ma allenare l’occhio ai dettagli che contano davvero.

Ricorda: ogni carrello della spesa è un atto di cura verso te stesso, la tua famiglia e il pianeta. Più impari a leggere, meno ti farai fregare.

E più la tua alimentazione sarà equilibrata, sana, e davvero tua.