Per riscaldare o raffrescare l’ambiente domestico è possibile scegliere tra diversi modelli di condizionatore fisso: si va dai mono split ai multisplit, fino ad arrivare a quelli senza unità esterna per specifiche esigenze architettoniche. Un condizionatore fisso si sceglie soprattutto in base ai BTU di potenza che può erogare, sia in modalità di raffrescamento che di riscaldamento.

In media, per un ambiente piccolo intorno ai 20-30 mq, saranno sufficienti tra i 6 mila e i 7 mila BTU (o British Thermal Unit, l’unità di misura britannica dell’energia), mentre per aree più ampie fino a 80 mq si arriva anche a 21 mila BTU. Vi sono anche condizionatori che arrivano a 24.500 BTU, che possono servire 100 mq.

Condizionatori fissi mono o multisplit: cosa valutare in fase di scelta

I condizionatori fissi per la casa sono costituiti dal motore, che è l’unità esterna, e dallo split che viene installato all’interno dell’ambiente desiderato. Esistono diversi modelli, compresi quelli multisplit che vendono la presenza di un solo motore ma di più unità interne. La scelta di questa tipologia di dispositivo è valida soprattutto qualora si necessiti di occupare un solo spazio sulla facciata del proprio balcone o terrazzo, dovendo comunque servire svariate stanze.

In ogni caso, una delle tecnologie moderne più richieste è di certo l’inverter, ovvero una funzionalità interna che consente di controllare i consumi elettrici e risparmiare così energia anche nel rispetto dell’ambiente: una volta raggiunta la temperatura impostata, infatti, il motore comincerà a lavorare al regime minimo mantenendola. I condizionatori possono presentare sia solo la funzionalità di raffrescamento che unicamente quella di pompa di calore: la maggior parte di essi, però, ha entrambe le funzioni, oltre a quella di deumidificazione degli ambienti.

I modelli di ultima generazione sono provvisti di sensori che consentono di predisporre funzionalità automatiche in base alle impostazioni più utilizzate, direzionando oltretutto il getto anche in maniera indiretta rispetto agli occupanti della stanza. Estrema silenziosità e filtri in grado di trattenere anche le più piccole particelle che possono causare allergie o fastidi sono altre caratteristiche dei migliori dispositivi di condizionatori fissi.

Un multisplit consente, come già accennato, di avere elementi fissi in diverse stanze ma con un unico motore esterno, modulando accensione e spegnimento e potendo anche contare su potenze diverse a seconda che la stanza sia molto piccola o più ampia.

I condizionatori senza unità esterna

Laddove vi sia invece l’esigenza di eliminare completamente l’unità esterna, il condizionatore privo di tale unità è la soluzione ideale. Si presenta solo un po’ più grande, ma compatto, in quanto il motore è incluso nel monoblocco.

Anche questi tipi di condizionatore hanno classi energetiche molto elevate per un maggior risparmio energetico, quindi classe A + o superiore, e sistemi wi-fi per operare a distanza con le varie impostazioni: si possono programmare l’accensione e lo spegnimento in determinati orari del giorno e della notte, modulare la temperature e la potenza del getto e scegliere modalità come la Eco per consumare ancora meno; la Auto, perché il dispositivo rilevi la temperatura ambientale e funzioni di conseguenza; la Sleep, che garantisce una minima rumorosità di notte; oppure la sola deumidificazione, idonea alle giornate particolarmente umide ma non eccessivamente calde.

Come già accennato, il design dei condizionatori con motore esterno e di quelli monoblocco è piuttosto dissimile, anche per le dimensioni diverse. Tuttavia, a livello di stile, prevalgono linee arrotondate e l’eleganza del colore bianco, anche se in diversi modelli con unità esterna è possibile scegliere anche colori diversi.

Climatizzazione: come scegliere il condizionatore fisso per la casa