Quanto è buono il cioccolato? Tanto! Le sue forme sono diverse. Cioccolato fondente, amaro, al latte, bianco e con scaglie di frutta secca. Esiste quello con i pistacchi, con i canditi, ma perfino con i granelli di zucchero di canna.

Tante varietà che oggi sono a portata di mano, ma che fanno parte della nostra cultura quando è iniziata l’esportazione di questo prodotto, cioè della fava di cacao.

La storia del cioccolato

Il cioccolato nasce dai Maya, non è databile quando, ma fa parte della sua storia dai primi reperti scoperti. Loro usavano il frutto che nasce da alcuni alberi, che crescono in modo spontaneo nel Sud America. Però poi iniziarono a coltivarlo per avere una buona bevanda energetica.

Fu solo nel 1500 che arriva in Europa, dopo la scoperta delle Americhe. Esso era usato come rimedio per curare qualsiasi malattia. Oggi sappiamo che esso era realmente importante perché contiene tanti elementi che riescono a migliorare le difese del sistema immunitario.

Nel 1900, non sembra poi tanto tempo, si è iniziato ad avere una diversa lavorazione Ciodelle fave di cacao. Il passo dall’uso medicale a quello dell’uso in cucina è stato molto breve.

Per avere il cioccolato è necessario tostare e poi triturare le face di cacao. Da questo si ha poi una pasta che diventa liquida e morbida, burrosa. Si deve estrarre il burro, che è la parte più grassa, e procedere poi alla macinazione della pasta per avere la polvere di cacao.

Quali sono gli utilizzi principali del cioccolato

Esistono due tipologie di lavorazioni. Il primo è quello a caldo, che è poi quello commerciale. Il secondo è quello a freddo dove si ha una maggiore quantità di proprietà del cacao che rimangono inalterate perché non si modifica assolutamente la sua composizione naturale.

In Italia si sono proposte e create tantissime diversità di lavorazione del cioccolato, come anche l’unione alle nocciole italiane. Il Giandua, ad esempio, è il tipico cioccolato torinese che viene eseguito con la lavorazione insieme alle nocciole del Piemonte.

Esso si usa per avere cioccolato al latte, fondente, giandua, bianco e mischiato ad altra frutta secca. Lo usiamo miscelato alla panna o al burro per fare la glassa e perfino per fare torte al cioccolato.

Cioccolato proprietà nutritive

Questo alimento, al puro, è ricco di minerali e antiossidanti. Regola la pressione sanguigna e il colesterolo. Per 100 grammi di prodotto ritroviamo 500 calorie, poi ci sono 6 grammi proteine, 33 lipidi, 20 grassi saturi e 49 carboidrati. Il restante sono zuccheri.

Il cioccolato: qual è la sua storia, gli utilizzi e le sue proprietà nutritive?