Elemento fondamentale per una cucina è senza dubbio il lavello, un accessorio che deve essere resistente e funzionale. In commercio esisto varie tipologie che si differenziano per forme, materiali, dimensioni e design. Possono avere una o due vasche, essere realizzati con materiali come acciaio inox, resina, pietra, in grado di potersi integrare con il design della cucina. Di seguito andremo a vedere insieme quali sono le tipologie più diffuse e come scegliere un lavello per la tua cucina.

Come scegliere un lavello per la cucina?

Per scegliere un lavello da inserire nella propria cucina, al momento dell’acquisto, è bene prendere in considerazione una serie di fattori. Innanzitutto, è fondamentale sapere se si deve acquistare un lavello per sostituirne uno vecchio su un mobile già esistente oppure se è necessario installarne uno nuovo.

In caso di sostituzione, gli esperti consigliano di trovare un lavello che si possa adattare con il mobile sotto-lavello o il piano di lavoro esistente. Per fortuna, in commercio esistono varie misure di lavelli adattabili per tutte le esigenze. Sarà necessario scegliere il materiale. Un elemento importante è la profondità della vasca soprattutto in presenza di cassetti, mobili oppure elettrodomestici. Tieni anche in considerazione la dimensione dei rubinetti.

Se cerchi un lavello nuovo per la tua cucina dovrai scegliere:

  • le dimensioni da adattare al piano da lavoro;
  • la forma da adattare allo spazio e ai tuoi gusti;
  • il numero di vasche e la profondità;
  • la presenza o meno del gocciolatoio;
  • il materiale.

Il tipo di installazione può essere da appoggio (tipo tinozza), da incasso (con una guarnizione sulla parte superiore del piano di lavoro) oppure integrato al sotto-piano (semplice da pulire, ma più difficile da posare).

I principali tipi di lavelli

I lavelli si possono differenziare in base alla loro posa in opera in:

  • lavello da appoggio: che si appoggiano su un mobile appositamente realizzato per ospitarli, il sotto-lavello. Il lavello e il mobile sotto-lavello devono essere compatibili come misure perché il bordo delle vasche appoggia su di esso. Questa tipologia è abbastanza semplice da installare, ma richiede una manutenzione e una pulizia regolare dei bordi e delle giunture;
  • lavello da incasso: che si inserisce nel piano di lavoro, tagliato precedentemente. Può essere installato ovunque senza dovere predisporre un mobile specifico. In base ai mobili ed elettrodomestici che possiedi, dovrai pensare alla profondità delle vasche da inserire. Questa tipologia è disponibile in varie forme, dimensioni, materiali e colori;
  • lavello integrato: anche chiamato lavello sotto-piano. Simile ai lavelli da incasso, questi sotto-piano sono fissati sotto il piano di lavoro. Si consiglia di scegliere un materiale resistente ma al contempo leggero come la resina oppure l’acciaio inox.

Configurazioni esistenti

Dopo aver individuato la tipologia di lavello da installare nella propria cucina, si passa alla scelta del modello: 

  • a una vasca: ideale per coloro che possiedono problemi di spazio e una lavastoviglie;
  • a una vasca con gocciolatoio: indicato per chi possiede una cucina piccola e non dispone di una lavastoviglie;
  • a una vasca e mezza con gocciolatoio: pratico per lavare la frutta e le verdure, ideale per le piccole cucine;
  • a due vasche con gocciolatoio: il modello più funzionale;
  • con più di due vasche con o senza gocciolatoio: raro da trovare in commercio anche perché molto costoso, è solitamente utilizzato nel campo della ristorazione oppure da famiglie numerose che possiedono una grande cucina.

Le forme di lavello e materiali

In commercio si possono trovare varie forme di lavello come:

  • lavello quadrato: a una sola vasca, molto compatto e ideale per ottimizzare lo spazio, talvolta abbinato a uno scolapiatti;
  • lavello rotondo: singolo o doppio, spesso utilizzato per la pulizia della frutta e della verdura, in quanto non adatto alle stoviglie;
  • lavello rettangolare: la forma più pratica e classica, ideale per le stoviglie, per la pulizia di frutta e verdura, per riempire un secchio durante le faccende domestiche;
  • lavello d’angolo: permette di ottimizzare al meglio lo spazio di un piano da lavoro ad angolo.

Per quanto riguarda i materiali è possibile scegliere:

  • acciaio inox: liscio, satinato o spazzolato, si presenta come un materiale leggero, resistente e facile da pulire;
  • acciaio satinato o spazzolato non lucido: meno sensibile ai graffi e resistente nel tempo, oltre che più igienico rispetto altri materiali;
  • resina o materiali sintetici: composti da polvere di granito e resina, disponibili in varie forme e colorazioni. Molto resistenti agli urti, ai graffi e alle elevate temperature;
  • porcellana e ceramica: sono molto pesanti e non disponibili in tutte le forme e colori, per questo sempre meno presenti nelle cucine più moderne. I lavelli smaltati in porcellana e ceramica, però, sono facili da pulire e al contempo più fragili e sensibili agli eventuali urti;
  • in pietra: sia classici che moderni, resistenti alle temperature, ai graffi e al passare del tempo.
L’acquaio della cucina: ecco i vari tipi di lavello e come sceglierli