Nell’ultimo decennio l’attenzione ai temi ecologici è diventata sempre più rilevante, così la Commissione Europea ha messo a punto il Green Deal, il Patto Verde europeo, ossia la decisione di realizzare iniziative in grado di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

Tutto ciò conduce ad una ferrea lotta contro l’inquinamento e quindi alla diminuzione delle emissioni di gas e liquidi. Uno dei fattori di rischio maggiore per l’ambiente è rappresentato proprio dall’inquinamento industriale, dovuto in gran parte agli impianti di refrigerazione e ai gas impiegati per il loro funzionamento.

Un aiuto importante arriva in questo settore dai raffrescatori evaporativi o adiabatici, che non utilizzano gas o liquidi refrigeranti nocivi, bensì rinfrescano gli ambienti sfruttando i principi della fisica, convogliando dall’esterno l’aria calda e restituendola all’ambiente rinfrescata in modo del tutto ecologico.

Raffrescatori evaporativi: ecco come funzionano

I raffrescatori adiabatici funzionano in modo semplice ed efficace: abbassano la temperatura ambientale grazie al principio dell’evaporazione. In ogni raffrescatore evaporativo c’è una ventola in grado di aspirare l’aria calda dall’esterno e convogliarla verso un pannello evaporativo bagnato da acqua contenuta in una tanica interna. L’aria calda, al contatto con l’acqua cede calore attraverso l’evaporazione.

In questo modo l’aria esterna viene immessa nell’ambiente rinfrescata, la temperatura si abbassa in modo del tutto ecologico, senza rilascio di sostanze nocive nell’ambiente. Un sistema ecologico, e anche economico, in grado di rendere la temperatura ambientale accettabile senza avere conseguenze per la salute dell’ambiente a causa dell’inquinamento.

Basso impatto ambientale e zero emissioni CFC

Il vantaggio principale del raffrescatore è quello di rappresentare la soluzione ecosostenibile per diminuire la temperatura e non danneggiare l’ambiente: al contrario di quanto fanno i classici condizionatori, non utilizzano gas refrigeranti quali CFC, HFC e HCFC. Rappresentano così la scelta per eccellenza per rinfrescare ma non inquinare.

Il ricambio d’aria avviene in modo ecologico e l’aria immessa nell’ambiente è filtrata e naturale senza la presenza di fumi o polveri. Il raffrescatore evaporativo è molto apprezzato in ambito industriale dalle aziende che restano in regola con le leggi sull’inquinamento e al tempo stesso abbattono i costi per mantenere la temperatura ottimale; infatti, i raffrescatori consumano pochissima energia elettrica.

Salvare l’ambiente e vincere l’inquinamento è la grande battaglia dei nostri giorni e i raffrescatori sono un inizio importante.

Raffrescatori evaporativi: una soluzione amica dell’ambiente e del portafoglio

I raffrescatori adiabatici sono un aiuto indispensabile per limitare le emissioni nocive nell’ambiente. La nuova coscienza ecologica fa sì che privati e mondo del lavoro siano attenti ad utilizzare tecnologie prive di emissioni nocive e i raffrescatori sono l’ideale in questo senso rispetto ai tradizionali condizionatori.

Avere gli ambienti di lavoro ad una temperatura gradevole che favorisce il benessere e al tempo stesso non inquina è un grande successo. Per questo motivo sempre più aziende del settore industriale scelgono i raffrescatori adiabatici come mezzo per regolare la temperatura degli ambienti.

Queste tecnologie hanno anche un altro vantaggio, quello economico: hanno un costo di gestione minimo in quanto consumano poca energia elettrica, per questo che sempre più aziende scelgono i raffrescatori per le proprie attività industriali. Potere raffrescare gli ambienti di lavoro favorendo il benessere dei propri dipendenti e al tempo stesso non spendere eccessivamente è un enorme vantaggio per le aziende.

Raffrescatori evaporativi e Green Deal: tecnologia ad impatto zero