L’utilizzo delle reti di vetro in edilizia sembra avere avuto negli ultimi anni una rapida diffusione portando con sé un po’ di perplessità dal momento che questo termine viene oggi utilizzato per indicare materiali anche molto diversi tra di loro.

Principalmente le reti in vetro presenti in commercio si possono distinguere per tre elementi: la natura della fibra, la quantità e qualità del vetro e la qualità del “sizing” utilizzato per la loro produzione.

Per utilizzare la rete in fibra di vetro più adatta è necessario valutare il tipo di intervento che occorre realizzare. Ogni rete è progettata per un particolare utilizzo, in quanto presenta caratteristiche tecniche specifiche per adattarsi perfettamente a determinati materiali e fornire il migliore risultato possibile. Scopriamo insieme quando possono essere utilizzate le reti di fibra in vetro e come vengono prodotte.

Quando si utilizzano le reti in fibra di vetro?

Le reti in fibra di vetro vengono utilizzate come rinforzo per le murature, per la costruzione di edifici nuovi, per la ristrutturazione, per i sistemi di cappotto, per le rasature di pareti e negli ultimi anni sono anche integrate in sistemi che consentono di migliorare la resistenza sismica delle pareti.

Oltre ad essere utili per aiutare a rinforzare gli edifici, le reti di fibra di vetro sono sfruttate anche per il consolidamento di elementi come pavimenti e solai, fornendo una protezione maggiore e andando a rinforzare i tramezzi.

Le reti in fibra di vetro si possono distinguere in strutturali e non strutturali, a seconda della lavorazione e vengono utilizzate per interventi di vario tipo. In particolare:

  • per interventi strutturali, anti-fessurazione e porta intonaco: il corpo dell’intonaco costituisce lo strato di rivestimento protettivo delle murature. Si tratta di un rivestimento composto da vari strati, ciascuno con proprie caratteristiche e funzioni diverse, che coprono la muratura. Negli intonaci a spessore la rete di fibra di vetro può aiutare a rinforzare gli intonaci premiscelati, le rasature in gesso e le malte cementizie con resine per evitare la formazione di possibili crepe e fessure provocate da assestamenti della struttura sottostante oppure da agenti esterni;
  • cappotto termico: in questo caso la rete di fibra di vetro può essere utile per aiutare a rinforzare lo strato di rasante applicato sull’isolante prima della finitura. La rete conferisce al sistema la possibilità di resistere ai movimenti del materiale isolante causati da escursioni termiche o da fenomeni di ritiro, evitando anche possibili crepe;
  • rasatura e guaine liquide.

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Produzione delle reti in fibra di vetro

Per produrre le reti, il vetro viene fuso ad elevate temperature fino a diventare un impasto viscoso e facilmente modellabile, composto da silice, caolino e calcare. In una fase successiva, l’impasto viene stirato del diametro necessario mediante una filiera in platino. Dopodiché, tutta la superficie delle fibre di vetro viene sottoposta al “sizing” costituito da materiali organici, polimeri, resine di varia natura che rivestono la superficie delle fibre.

Questo trattamento avviene in modo diverso a seconda dell’azienda e in funzione della diversa composizione della miscela usata. Il sizing, pertanto, stabilisce alcune caratteristiche tipiche della rete di fibra poiché:

  • può aiutare a determinare il colore della rete a seconda del pigmento utilizzato;
  • può essere utile per determinare la lavorabilità della fibra;
  • può aiutare a mantenere le sue caratteristiche durante l’applicazione ed essere, quindi, compatibile con materiali di varia natura come le resine;
  • può aiutare a mantenere la coesione dei filati che compongono il tessuti massimizzandone la resistenza.

Una volta concluso il “sizing” i fili sono coperti da un ulteriore rivestimento detto “coating” formato da bitume o resine di varia natura, attraverso il quale può essere migliorata la protezione del materiale e la resistenza all’invecchiamento. Le reti utilizzate in questo ultimo passaggio non sono strutturali e vengono prodotte con un vetro di tipo E, che a differenza di quello normale non sembra resistere all’ambiente alcalino che si può trovare in presenza di materiali edili come calce e cemento.

Il vetro è un materiale che non arrugginisce e che non può essere attaccato da agenti biologici. Non sembra presentare problemi di invecchiamento o deperimento, ma il vetro di tipo E utilizzato per la realizzazione delle reti deve essere protetto. Nonostante ciò resta comunque la tipologia di vetro maggiormente usata nell’edilizia, specie quando si tratta di interventi non strutturali come:

  • armatura non strutturale di guaine liquide e rivestimenti murali;
  • per rinforzi leggeri a pavimento o di sostegno;
  • per l’armatura non strutturale di cappotti termici e intonaci.

Le fibre di vetro vengono, pertanto, ampiamente utilizzate negli interventi di rinforzo e consolidamento statico. Il vetro impiegato per questi utilizzi è di tipo AR. Le reti strutturali possono essere semirigide o flessibili utilizzate negli interventi di consolidamento murario.

Reti di fibra in vetro: quando utilizzarle in edilizia?