Non importa di che tipologia di cantiere si tratti, in tutti i casi è necessario assicurare l’approvvigionamento idrico. Esso è fondamentale sia nei cantieri fissi che nei cantieri mobili dato che i dipendenti lavorano al meglio solo se si può contare su un’adeguata fornitura di acqua.

L’acqua nei cantieri mobili torna utile per diversi scopi: i lavoratori potranno innanzitutto utilizzarla per le loro necessità, ma essa sarà necessaria anche per garantire il corretto funzionamento dei macchinari impiegati nel cantiere. Talvolta, l’impianto idrico sanitario può addirittura essere utilizzato per prosciugare l’acqua degli scavi e rendere possibile il proseguimento dei lavori.

Soluzioni per l’approvvigionamento idrico nei cantieri

Sono due, essenzialmente, le soluzioni disponibili per garantire l’approvvigionamento idrico nei cantieri e per non lasciare i dipendenti senza acqua potabile. La prima soluzione consiste nel creare un impianto idrico sanitario che possa essere allacciato agli acquedotti municipali. Questa è la strategia preferita per i cantieri fissi in aree in cui le risorse idriche non mancano e nelle quali allacciarsi all’acquedotto municipale risulta semplice.

Per i cantieri mobili si preferisce invece utilizzare dei sistemi di pompaggio che recuperano acqua da altre fonti, ad esempio dai fiumi, dal mare o da specifici pozzi. Grazie, per esempio, al sistema per produrre acqua potabile da acqua di mare si potrà risolvere senza difficoltà il problema delle limitate risorse idriche e garantire una fornitura sufficiente di acqua potabile per tutti i dipendenti che lavorano nel cantiere mobile.

Uno dei migliori sistemi per la trasformazione dell’acqua di mare in acqua potabile è il Blue Sea Island. Si tratta di un impianto montato su un carrello e che ha la capacità di prelevare acqua dal mare, dai fiumi, dai laghi o dai pozzi e di trasformarla in acqua potabile, così da garantire una riserva idrica sufficiente per tutte le attività da svolgere nel cantiere e per i bisogni personali dei dipendenti.

Questa è considerata la soluzione ideale per i cantieri mobili perché l’impianto è facilmente trasportabile. Mentre per i cantieri fissi si può pensare ad una soluzione duratura da utilizzare nel medio-lungo periodo, per i cantieri mobili è meglio investire su un sistema che possa essere spostato rapidamente ed eventualmente impiegato anche in altre aree, nel caso in cui il cantiere dovesse essere spostato.

I principali punti di forza di questo sistema per l’approvvigionamento idrico sono il meccanismo automatico di pulizia delle membrane e di controllo del flusso di acqua che le attraversa ed anche il pretrattamento di microfiltrazione e filtrazione cui viene sottoposta l’acqua e che ha lo scopo di proteggere le membrane, per evitare che debbano essere sostituite di frequente.

Partendo da acqua di mare (TDS 38,000 – 45,000 ppm), con il sistema Blue Sea Island è possibile ottenere acqua potabile. La velocità di produzione di acqua potabile varia nel range 0.5 – 1.0 m3/h: l’oscillazione è dovuta alla salinità dell’acqua che viene estratta e che deve essere filtrata e resa potabile per i dipendenti del cantiere mobile. All’aumentare della salinità si riduce la velocità di produzione di acqua potabile, senza comunque scendere al di sotto dei 0.5 m3/h.

Perché preoccuparsi dell’approvvigionamento idrico

Si ricorda che i cantieri devono rispettare alcune specifiche caratteristiche per poter essere considerati in regola. Ai dipendenti deve essere offerto un ambiente sicuro e confortevole e non può di certo mancare l’acqua potabile. Ai datori di lavoro viene imposto di verificare che il cantiere sia a norma e che rispetti quanto imposto dalla normativa vigente. Questa prevede che in ciascun cantiere debbano essere presenti dei sistemi di approvvigionamento idrico e di gestione dei reflui, sistemi che possono essere diversi in base alla tipologia ed alle dimensioni del cantiere.

Come assicurare approvvigionamento idrico nei cantieri mobili