Le nonne usavano la naftalina per proteggere la lana dalle tarme. Si fa ancora? E quanta bisogna usarne? Ecco tutte le caratteristiche importanti, i consigli e quello che bisogna sapere.

Caratteristiche naftalina

Basta dire la parola naftalina che viene subito in mente l’armadio della nonna, con quell’odore sinistro che non si toglieva dai maglioni di lana – protetti dalle tarme. La naftalina è un elemento chimico – naftalene – che si ricava con la lavorazione del catrame e del carbon fossile.

Il suo aspetto è di colore bianco con una pallina piccola e un aroma intenso, con la mission principale di respingere l’arrivo delle tarme o di profumare il bucato. Una forma cristallizzata di idrocarburo che viene utilizzata anche nella produzione dei profumi, fuochi artificiali e antibiotici.

Altamente tossica, pericoloso per la salute e deve essere sempre tenuto lontano dai bambini che potrebbero scambiarla per una caramella: la vendita in Italia e in Europa è vietata dal 2008 e non si trova più nei negozi. La sua produzione è storica e sin da subito è stata usata per la distillazione di petrolio, carbone e catrame. Le tracce in natura si trovano nella magnolia – nei cervi – nei funghi  – meteoriti e anche termiti di Formosa.

Come usare la naftalina

Ma a cosa serve la naftalina? Nel suo uso domestico, veniva venduta in sacchetti a forma di pallina piccola bianca per tenere lontane le tarme da usare dentro l’armadio e i sacchetti. Le tarme sono animali che hanno sempre fatto paura alle nonne e non solo, producendo dei piccoli buchi sulla lana – sulla seta – sul lino optando anche per il cotone.

Se si vuole utilizzare un prodotto come antitarme, il consiglio è quello di porre il prodotto sui ripiani ma osservando anche questi consigli:

  • Lavare bene i vestiti e lasciarli asciugare, non dovranno mai essere umidi
  • Mettere i prodotto in spazi chiusi e circoscritti, conservando gli abiti all’interno dei sacchetti in plastica
  • Utilizzare solo e sempre le quantità che vengono consigliate dal produttore
  • Chiudere il contenitore sigillandolo

Ci sono anche altri usi che si possono fare con la naftalina, contro la muffa e per eliminare l’umidità dalla casa e dentro i mobili.

Viene impiegata anche come antiossidante naturale per metalli e argento, così da evitare che diventino neri. Per contrastare l’arrivo di animaletti indesiderati come:

  • Topi e piccioni che odiano il loro odore e quindi scappano una volta che se la trovano davanti
  • Scarafaggi che odiano l’odore e si rifiutano di avvicinarsi dove è stata posizionata
  • Cinghiale che si spaventa per l’odore e scappa il più lontano possibile.

Ma questo odore così intenso, come si toglie dai vestiti? Se ci sono degli indumenti che hanno ancora questo odore basterà lavare i capi con dell’aceto. Basterà metterli in ammollo con acqua e aceto alcune ore. Oppure se si vuole si può anche usare un foglietto acchiappa colore che ha anche la funzione di prendere l’odore: non asciugare mai i capi che odorano di nafatalina dentro l’asciugatrice altrimenti non andrà MAI più via. In ogni caso la vendita della naftalina non è permessa, quindi utilizzarla solo se ancora disponibile a casa.

Naftalina per proteggere la lana dalle tarme: come si usa? Quanta bisogna usarne?