Per isolare una casa dall’umidità che proviene dal terreno è possibile effettuare un intervento che consiste nella realizzazione di un vespaio aerato, ovvero un’intercapedine ventilata. Scopriamo insieme come si realizza questa camera, quali siano le caratteristiche principali e che tipo di permessi occorrono per realizzarla a norma.

Che cos’è un vespaio aerato?

Il vespaio aerato è un’intercapedine che consente di isolare la casa dall’umidità proveniente dal suolo. Le principali funzioni di questo metodo sono:

  • impermeabilizzare la struttura contro l’umidità che può risalire dal terreno: si crea un distacco tra il terreno e la struttura della casa consentendo all’aria di circolare e di portare via l’umidità. L’attenzione deve essere posta nel momento in cui si praticano i fori sulle murature esterne, che dovrebbero essere fatti ogni 2-3 metri almeno per consentire all’aria di circolare liberamente. Senza un’adeguata ventilazione, il vespaio sarebbe una struttura insignificante. Qualora le murature interne dovessero creare un blocco tra i vespai delle varie stanze, il consiglio degli esperti è quello di praticare altrettanti fori su queste strutture;
  • convogliare all’esterno dell’edificio il Radon, ovvero un gas radioattivo, inodore e incolore che viene rilasciato dalle rocce terrestri che se inalato può essere cancerogeno;
  • consentire il passaggio al di sotto della soletta dei cavi, delle tubazioni e degli impianti. Un aspetto molto importante da considerare durante la progettazione è il passaggio degli impianti e dei tubi di scarico delle acque nere. Questi ultimi dovrebbero avere una pendenza tale da potere raggiungere la fossa biologica;
  • isolare termicamente: il nuovo solaio sopra il vespaio dovrà rispettare i requisiti della legge per il risparmio energetico che vengono attestati mediante la relazione energetica anche conosciuta come “legge 10”. In particolare, la capacità di un materiale di dissipare calore del solaio dovrà essere inferiore ai valori stabiliti per legge che possono variare in base alla zona climatica dov’è ubicato l’immobile oggetto di intervento.

Qual è l’altezza massima e minima?

L’altezza massima per la realizzazione delle cupole può variare a seconda del produttore. Si possono acquistare strutture con un’altezza al massimo di 80 cm. Le più basse hanno un’altezza minima di 10 cm. Esistono, però, in commercio soluzioni alternative che possono arrivare a un’altezza fino a 5 cm.

L’altezza va scelta in funzione del tasso di umidità presente negli ambienti. Pertanto, si possono scegliere altezze inferiori quando si ha un tasso di umidità basso e il locale è ben aerato. Più aumentano le altezze e maggiore sarà il costo. Si possono utilizzare, ad esempio, gli igloo da 10 cm per giardini pensili e tetti verdi.

Quale permesso occorre?

La posa del vespaio aerato se realizzata in concomitanza con opere strutturali necessiterebbe della segnalazione certificata di inizio attività SCIA, oltre alla direzione lavori. Se invece, il vespaio poggiasse direttamente sul terreno, ci vorrebbe una manutenzione straordinaria e potrebbe essere necessaria solamente la CILA senza alcuna pratica strutturale al genio civile.

Qualora il vespaio fosse a protezione di un ambiente riscaldato, andando a modificare l’involucro, si parlerebbe di riqualificazione energetica o ristrutturazione energetica e, quindi, il solaio necessiterebbe dell’isolamento termico. L’operazione necessiterebbe anche della relazione energetica ovvero della “Legge 10”.

Quali sono le modalità di posa?

Le modalità e le operazioni di posa comprendono:

  • la preparazione del terreno naturale;
  • la preparazione del sottofondo in calcestruzzo magro da misurare in funzione di sovraccarichi e portata del terreno;
  • la preparazione delle bocchette di aerazione. Sarebbe opportuno che l’aria entrasse il più in basso possibile dal lato nord e che uscisse dal lato sud;
  • la posa del fermagetto intorno alle travi di fondazione, preceduta dalla posa delle armature previste;
  • posa dei casseri a incastro maschio e femmina, procedendo da sinistra verso destra, dall’alto in basso facendo attenzione che la freccia disegnata sia rivolta verso sopra;
  • la posa delle rete elettrosaldata appoggiata sopra i casseri;
  • l’esecuzione di 4 cm di soletta in calcestruzzo partendo dal centro dell’arco, lasciandolo scendere dentro le gambe del cupolex, igloo o granchio fino a giungere e completare i cordoli;
  • la posa della barriera vapore per tenere lontana l’umidità;
  • la posa del pacchetto coibente delle marche più note nel settore oppure di calcestruzzi con perline di polistirolo che sembrano avere comunque delle buone caratteristiche isolanti;
  • la posa del massetto porta impianti e degli eventuali pannelli radianti;
  • la posa della pavimentazione in gres porcellanato o del parquet.

In alternativa al vespaio aerato, è possibile isolare il pavimento mediante l’utilizzo dell’argilla espansa, creando una soletta in calcestruzzo e un massetto alleggerito per gli impianti e la pavimentazione.

Vespaio aerato: che caratteristiche ha questa camera? Come realizzarlo secondo le norme?